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un treno per auschwitz la memoria ci tiene insieme » vai al contenuto » torna alla home page siti tematici | cerca con google sei in: la provincia in casa la provincia in casa scuola, lavoro, territorio, tempo libero, ambiente, cultura » torna alla home page » accessibilità per modificiare la visualizzazione del sito è necessario avere i javascript attivi rivista istituzionale della provincia di milanomarzo 2007 n°9   scarica il pdf ( 9678 kb) ricevi la rivista gratis i numeri precedenti un treno per auschwitz la memoria ci tiene insieme oltre seicento studenti partiti dal binario 21, destinazione il campo di birkenau in polonia È partito il 27 gennaio scorso dal binario 21 della stazione centrale di milano, il “treno per auschwitz”, che ha portato oltre seicento studenti delle scuole superiori di milano e provincia, brescia, piacenza, lecco, como, terni, perugia e copertino (le) a visitare il campo di sterminio nazista. l’iniziativa è stata organizzata da provincia di milano, cgil lombardia, anpi, fondazione memoria della deportazione, istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in italia e archivio storico "bigio savoldi e livia bottardi milani" ed ha ricevuto l’altro patronato del presidente della repubblica, il patrocinio del presidente della camera e il patrocinio del ministro della pubblica istruzione. un viaggio di cinque giorni, duro, dal punto di vista psicologico e fisico. ventidue ore all’andata e ventidue ore al ritorno, attraverso austria, repubblica ceca e polonia fino a cracovia per poi arrivare a birkenau. un viaggio per non dimenticare le atrocità commesse dalla barbarie nazi-fascista, ripercorrendo gli eventi che nel 1944 colpirono anche una parte della popolazione italiana, la quale, per il solo fatto di essere ebrea, od omosessuale, o di opporsi al regime fascista, o scioperare nella fabbriche milanesi, fu braccata, catturata, incarcerata, deportata verso la morte. un viaggio iniziato, con la toccante testimonianza di goti bauer, da quel binario sotterraneo della stazione centrale dove, nella mattina del 30 gennaio 1944, seicentocinque cittadini italiani, dopo essere stati incarcerati a san vittore, vennero ammassati per poi essere stipati, come bestie, su un treno merci. destinazione auschwitz. su quel treno vennero deportate molte famiglie, coppie di sposi, di genitori e di figli. auschwitz li separò per sempre: 477 furono uccisi all’arrivo, altri 108 morirono prima della liberazione del campo da parte dell’armata rossa: un anno dopo, il 27 gennaio 1945, solo 20 tra quei 605 nomi erano ancora vivi. la provincia di milano, sempre più convinta che la scuola svolga una funzione civilizzatrice, si è rivolta agli studenti affinché la memoria diventi il tessuto connettivo tra le generazioni e al contempo l’essenza della storia come da millenni ci ricorda lo storico erodoto. con l’obiettivo di coniugare la memoria storica, che è cosa diversa dalla celebrazione rituale, con la costruzione di una coscienza quotidiana da parte delle nuove generazioni contro ogni forma di oppressione, capace di costruire quella coscienza critica intesa non solo come resistenza all’oppressione e al dominio, ma come superamento in positivo e come educazione alla pace. l’assenza della memoria è perdita dell’identità, con il rischio che prevalga quella che primo levi ha definito zona grigia, cioè quella parte del nostro animo, o degli atteggiamenti collettivi, che cerca di sfuggire alle responsabilità, di tenere basso il profilo. colpisce la consapevolezza dimostrata dalle ragazze e dai ragazzi. una prova di maturità, in quanto consapevoli di partecipare non ad una semplice gita scolastica, ma ad un vero e proprio viaggio di formazione, che lascerà per sempre un segno nelle loro coscienze. la loro compostezza sul treno, in albergo e al campo è il segno di una riflessione profonda, di un’esigenza di rielaborazione. una risposta chiara a chi ingiustamente accusa di superficialità questa generazione, figlia di adulti che non sempre hanno dato e danno buoni esempi da seguire. questo viaggio ha confermato che se ai giovani si forniscono strumenti di conoscenza e proposte valide, loro sono lì, pronti a rispondere, dando il loro indispensabile contributo per creare gli anticorpi affinché simili orrori non si ripetano mai più.     per informazioni: » vai al sito « indietro sommarioprima paginain brevela mia provinciafilippo penati rispondedentro il consigliola tua provincia-------------------- sri lankaexpo 2015il cantiere del nuovola giunta provincialeeventi e progettiscuolanuovo centro scolastico a garbagnateice in idrogiovanicasa della pacesondaggiolavorosalute mentaleparchicrisi industrialipatrimoniorisparmio energeticocittà di cittàculturaappalti pubblicibambinibilancio socialetrasporto pubblicomonza e brianza polizia provincialestoria della provincia di milano   copyright | credits
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